Almaviva Palermo, la Slc Cgil replica all’Ugl: “Interpretazione fantasiosa della nostra mancata firma dell’accordo”

Botta e risposta tra sigle sindacali su Almaviva Palermo. Dopo la nota diffusa dall’Ugl Telecomunicazioni a commento dell’incontro all’Assessorato per le Attività Produttive della Regione Siciliana per discutere del futuro dell’azienda nel capoluogo siciliano, che non mancava di criticare le scelte della Slc Cgil, quest’ultima ha voluto replicare all’organizzazione sindacale guidata da Marchesini.

“Apprendiamo da una nota alla stampa da parte di una Organizzazione Sindacale (Ugl) una fantasiosa interpretazione della mancata firma all’accordo della Slc Cgil ieri all’Assessorato Regionale durante il confronto con Almaviva – si legge nel testo diffuso dalla Slc Cgil – Non riusciamo proprio a capire come una Organizzazione Sindacale possa schierarsi con così tanta determinazione nella difesa di un accordo che sottrae altri soldi dalle tasche dei lavoratori, senza alcuna prospettiva a supporto. Forse per loro altri mesi di TFR e di scatti di anzianità sono poca cosa ma per moltissimi lavoratori di Almaviva, possono condizionare scelte di primaria importanza in ambito familiare. L’accordo del 23 Maggio 2017, firmato da tutte le OO.SS., prevedeva una durata triennale con un piano di rilancio a fronte di un solo anno di sacrifici economici, la SLC CGIL ha sempre sostenuto quell’accordo  – prosegue la nota – perché conteneva tutti gli strumenti per provare ad uscire dalla crisi ma l’accordo di proroga del costo del lavoro siglato ieri, ribadiamo, non ha nessuna utilità per la risoluzione dei problemi del sito di Palermo“.

Smentiamo in maniera categorica aperture di trattativa da parte della SLC CGIL al tavolo di ieri sul tema dell’Art.4 della Legge 300 del 1970 (Statuto dei lavoratori) in quanto la scrivente ha sempre sostenuto che fosse argomento delicato e di discussione su di un tavolo Nazionale e forte potere contrattuale nella fase di rinnovo delle TLC. Al tavolo di ieri, la SLC CGIL, si è dimostrata disponibile, come già avvenuto in passato, a discutere del punto 2 dell’accordo del 23 Maggio 2017 (Qualità e produttività) che prevede diverse sfaccettature e diverse possibili soluzioni, anche con l’impegno sia aziendale con una nuova Organizzazione del lavoro, sia da parte della Regione che potrebbe finanziare percorsi di formazione e riqualificazione. Tutto ciò, non si traduce in automatico con un controllo a distanza del lavoratore. Appare strano e pretestuoso pertanto, che l’UGL abbia dato una sua personale interpretazione quando la nostra posizione in questa vertenza è stata ben chiara da sempre, ovvero rispetto dell’accordo triennale. Ci duole constatare che lo stesso non si possa dire di altri che in piena campagna elettorale per il rinnovo RSU hanno assunto posizioni ambigue per poi smentirsi a distanza di 20 giorni e sbandierato vertenze a destra e a manca per contrastare l’operato aziendale”.

“In quanto alle strumentalizzazioni politiche, ribadiamo con fermezza che la SLC CGIL ha accolto favorevolmente l’impegno dell’attuale Governo Regionale a differenza del precedente (di connotazione politica diversa) che ha snobbato per troppo tempo la vertenza Almaviva. L’impegno della Regione però si deve tradurre in azioni concrete per la risoluzione dei problemi, la proroga del taglio sul costo del lavoro per noi non è una strada più percorribile. Come abbiamo sempre fatto, spiegheremo ancor meglio la posizione della SLC CGIL già nelle Assemblee di lunedì prossimo perché il costante confronto con la base è una delle caratteristiche della nostra Organizzazione – conclude la nota -, caratteristica che si sposa in fatti concreti e non con semplici dichiarazioni alla stampa”.