Monte San Calogero, azione congiunta di soccorso di un’escursionista ferita
Un’escursionista rimasta vittima di incidente è stata recuperata attraverso un’operazione congiunta del Cnsas-Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e dell’Aeronautica militare, nella zona di monte dell’Uomo, a sud ovest di monte San Calogero (tra Termini Imerese e Caccamo). In azione un elicottero dell’82° Csar (unità di ricerca e soccorso) di Trapani Birgi che ha imbarcato due tecnici del Cnsas all’aeroporto di Boccadifalco per trasportarli in pochi minuti sul posto. L’incidente si è verificato poco prima delle 14 quando la donna, G.B., 40 anni, di Termini Imerese, in escursione con un gruppo, è scivolata procurandosi una distorsione alla caviglia. I compagni hanno chiamato il numero di reperibilità del Soccorso alpino che, valutati i tempi di arrivo in una zona impervia, raggiungibile attraverso un sentiero in forte pendenza e molto sdrucciolevole, ha chiesto l’intervento dell’Aeronautica militare.
Il 16 aprile scorso un’analoga operazione congiunta era stata messa in atto per recuperare un climber francese di 52 anni rimasto vittima di un incidente mentre arrampicava nelle pareti di Macari, a San Vito Lo Capo. In quel caso per velocizzare le operazioni di recupero era stato fatto decollare un elicottero da Birgi che aveva imbarcato un tecnico del Cnsas a Castellammare mentre a terra si muovevano una squadra del Soccorso alpino da San Vito e una da Palermo. I primi tecnici arrivati a piedi sul luogo dell’incidente avevano stabilizzato il ferito, con un sospetto trauma cranico. Subito dopo era arrivato l’elicottero del Csar dal quale si erano calati con il verricello due tecnici dell’Aeronautica e uno del Cnsas con la barella. Il ferito era stato imbarellato e issato a bordo col verricello per essere poi trasferito all’ospedale Civico di Palermo.