Anche il premier di Palermo? Mattarella pensa all’opzione Pajno
Le più importanti cariche dello Stato potrebbero tornare a essere Rosanero, dopo l’elezione di Piero Grasso a Presidente del Senato nella scorsa legislatura. In predicato per essere designato premier, ci sarebbe il palermitano Alessandro Pajno. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avrebbe pensato, secondo quanto racconta il quotidiano Il Giornale al suo amico di vecchia data, nonché conterraneo, come prossimo presidente del Consiglio. Una figura, quella di Pajno che troverebbe un consenso pressoché unanime fra le forze politiche, fatta eccezione forse per la Lega di Salvini.
Nato a Palermo nel 1948, Pajno è Presidente del Consiglio di Stato ed è stato Procuratore dello Stato, Avvocato dello Stato e Consigliere di Stato. Ha già un passato politico con Mattarella, come consigliere giuridico e capo di gabinetto quando il Presidente della Repubblica era ministro, ed è stato anche capo di gabinetto dei ministri Jervolino (Pubblica Istruzione) e Ciampi (Tesoro) durante il governo D’Alema, nonché segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri durante il primo governo Prodi e sottosegretario all’Interno nel secondo governo dell’economista.
Alessandro Pajno è un nome papabile per più di un motivo, a prescindere dalla stretta amicizia con Mattarella. Dedito alla semplificazione legislativa e della giustizia e alle riforme istituzionali, potrebbe essere l’uomo giusto per rivedere la legge elettorale prima di tornare alle elezioni. Inoltre potrebbe avere l’appoggio di Pd e Cinquestelle, oltre che della parte più moderata del centrodestra. Un sostegno che potrebbe permettergli di arrivare in Parlamento con la maggioranza, senza più ulteriori perdite di tempo.