Almaviva, fumata nera per Palermo: “Piano inaccettabile per nascondere licenziamenti”

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro tra Almaviva Contact e sindacati nella sede di Sicindustria. Le ragioni di  Almaviva Contact, che ha spiegato il passaggio a una Newco del ramo d’azienda call center del sito di Palermo, per “far raggiungere allo stesso un livello di autonomia e focalizzare il rapporto tra produttività e rendimento, essendo l’unico rimasto indietro rispetto agli altri” non hanno convinto le organizzazioni dei lavoratori, che ritengono che dietro il passaggio a una nuova società a responsabilità limitata si possa nascondere lo spettro dei licenziamenti.

“Scorporare la sede per creare una newco è un piano inaccettabile, è solo un tentativo di dare vita a un contenitore spazzatura per metter in moto la macchina di prossimi possibili licenziamenti – dice Giuseppe Tumminia, segretario regionale della Uilcom in Sicilia – Dopo l’incontro di oggi si aprirà un confronto serrato con Comune, Regione e governo nazionale per salvaguardare il futuro di 3400 lavoratori. Palermo ha bisogno di lavoro e di tenere le commesse Almaviva su questo territorio. Chiediamo alle istituzioni tutte di fare la loro parte affinché ci sia massimo sostegno nel supportare percorsi industriali e nessuna condivisione ad alchimie finanziarie. Questa resta una vertenza nazionale su cui va aperta un’immediata azione correttiva con tutti i protocolli e accordi sul settore dei call center che non stanno funzionando”.

L’incontro si è chiuso con un rinvio. C’è tempo fino al 30 aprile per una rinegoziazione. A Palermo il colosso delle telecomunicazioni occupa 3.400 lavoratori. La scorsa settimana la società aveva annunciato alle organizzazioni dei lavoratori l’intenzione di avviare le procedure creando una Newco, una società di capitali a responsabilità limitata, controllata al 100% da AlmavivaContact, nella quale far confluire entro il 18 giugno il complesso di risorse umane e strutture operanti in città, ma non le commesse. La proposta era stata bocciata dai sindacati, che avevano parlato di “rischio bad company” dietro l’operazione. In mattinata, si è svolta un’assemblea davanti alla sede di Almaviva, promossa dalla Cisl. Polemiche, nei giorni scorsi, aveva destato l’intervento dell’ad di Almaviva Contact Antonelli sugli abusi denunciati dallo stesso dirigente nel ricorso dei dipendenti del capoluogo siciliano alla legge 104.