Di Matteo ribatte a Giorgio Mulè sui processi per via D’Amelio: “Non si utilizzino dati che non sono reali”
Il pm della Dna Nino Di Matteo replica, seppur senza nominarlo, alle dure critiche dell’ex direttore di Panorama, attuale deputato di Fi, Giorgio Mulè che, stigmatizzando l’intervento del magistrato al convegno organizzato a Ivrea in ricordo di Gianroberto Casaleggio, lo aveva accusato di avere avallato l’inchiesta sulla strage di via D’Amelio costata l’ingiusta condanna all’ergastolo di 9 innocenti.
“Ciascuno è libero di criticare il contenuto delle mie riflessioni, ma dovrebbe avere l’onestà intellettuale di non utilizzare, nel tentativo di screditare il mio lavoro di magistrato, dati che non corrispondono a quelli reali“. Così il pm della Dna. “Nell’unico processo per l’attentato di via d’Amelio che ho seguito fin dalla fase delle indagini – ha aggiunto – sono intervenute 24 condanne definitive per strage che non sono mai state messe in discussione. In un altro precedente processo del quale mi ero occupato solo nell’ultima fase dibattimentale io stesso avevo chiesto l’assoluzione di molti degli imputati la cui condanna è stata oggetto di revisione”.