Dipendenti regionali, Musumeci: “2350 con parenti disabili da assistere e 2600 dirigenti sindacali inamovibili”. Dura replica Fp Cgil

“Su 13mila dipendenti, 2.350 usufruiscano della legge 104. Non possiamo trasferire personale da un ufficio all’altro oltre i 50 chilometri. E 2.600 dirigenti sindacali non possono essere distaccati”, afferma Nello Musumeci parlando delle criticità di gestione del personale dipendente della Regione.

Dura risposta di Fp Cgil Sicilia: “Se il presidente della regione ha riscontrato anomalie nella concessione dei benefici della legge regionale 104/1992 ai dipendenti regionali, sporga regolare denuncia agli organi competenti anziché gettare l’ombra del sospetto su tutti coloro che hanno l’onere di assistere genitori, figli o parenti disabili”. Lo dicono Gaetano Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil Sicilia e Clara Crocè, della segreteria regionale Fp a proposito delle ultime dichiarazioni del presidente della regione su dipendenti regionali e legge 104. Nel Def regionale è prevista una rettifica sulla legge 104 relativamente ai dipendenti regionali che attualmente rispetto agli statali e ai privati sono penalizzati in quanto devono usufruire dei benefici della legge esclusivamente in ore. La Fp respinge inoltre le accuse in merito ai “dirigenti sindacali inamovibili”. “Musumeci – dicono Agliozzo e Crocè – dia corso subito alle elezioni delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) anche nella Pubblica amministrazione siciliana, come sta avvenendo in questi giorni nel resto d’Italia. Fissiamo le regole – specificano- e lasciamo decidere ai dipendenti attraverso il libero voto democratico chi dovrà rappresentarli in futuro”. Agliozzo e Crocè aggiungono: “La Fp Cgil ha reiteratamente richiesto al presidente l’avvio di un confronto serio , anche su un migliore impiego del personale che in questi anni ha subito solo mortificazioni da una classe politica che ha sfruttato per i propri interessi il malfunzionamento degli uffici. Si parli di riorganizzazione, riclassificazione, di rinnovo contrattuale e delle risorse necessarie a rendere la pubblica amministrazione moderna. Oggi ci sono dipendenti che lavorano senza computer, senza attrezzature, senza carta, senza toner e spesso sono costretti anche a mettere le mani nelle loro tasche per fare fronte a necessità d’ufficio, e ciò è inammissibile”.