Teatro Massimo, il pubblico delle prime visto dall’obiettivo di Lannino. E non mancano le stranezze

Le prime al teatro, una vetrina per molti e ghiotta occasione per chi va a caccia di cose curiose da immortalare con la propria macchina fotografica. Lo sa bene il fotoreporter palermitano Franco Lannino, che da tanto tempo si occupa proprio di questo, da quando – si parla di almeno 40 anni fa – gli “veniva detto di andare a fare le ‘pellicce’ al foyer del Teatro Massimo, indicando per queste la bella gente che andava alle prime”. Ma le cose sembrano molto cambiate, se prima “tutti gli uomini erano con lo smoking, tutte le donne con le pellicce, e quella con la più bella veniva fotografata”, adesso si assiste a un pubblico sempre più giovane e più variegato, e l’obiettivo del fotografo spesso si ritrova a immortalare anche le cose più incredibili e particolari.

L’ultima “stranezza” risale proprio a ieri, durante la prima di Fra Diavolo che si è tenuta al Teatro Massimo, quando due giovani tirolesi hanno deciso di presentarsi con il loro vestito caratteristico: “In 40 anni che faccio questo mestiere e in 23 anni di Teatro Massimo consecutivi – racconta Franco Lannino – non avevo mai visto qualcuno con un costume tirolese. Quando ho chiesto a queste persone perché fossero vestite così, mi hanno detto: ‘Non è la serata della prima? Noi per le sere importanti ci vestiamo così’. Negli anni ho visto di tutto, abbigliamenti strani, costosi, lussuosi, tuniche, pantaloni strappati, ma un tirolese in teatro mi mancava. Non esiste più il rito della prima, non devi vestirti più per forza in maniera elegante”.

“Le prime – racconta ancora Lannino – sono una vetrina per chi vuole farsi notare. Come Gigi Vinci, che ama l’eleganza e si definisce un esteta. Si veste sempre con delle tuniche e ogni prima viene con un abbigliamento diverso. Non lo troverete mai vestito alla stessa maniera. Una sua particolarità consiste nel mettere un abito sempre abbinato all’opera che sta andando a vedere”. In ogni caso, per l’obiettivo di un fotografo quel che più conta è la particolarità: “Noi – aggiunge il fotoreporter – andiamo a caccia di cose curiose. Ad esempio, se vedi una donna alta 1,90 vestita elegantissima, con uno spacco esagerato, la fotografi. Anche i volti interessanti”. E come non ricordare quella volta che – conclude Franco Lannino – “vennero degli uomini e delle donne arabi, a cui venne affittato esclusivamente il palco reale del Teatro Massimo”.