Lucio Bellomo, velista in solitaria per 33 isole italiane: “Documenterò i nuovi stili di vita”

In barca a vela in solitaria per il mare d’Italia, toccando le sponde di 33 isole tra il Tirreno, l’Adriatico e Ionio, per conoscere, vivere e raccontare il futuro di queste terre, possibili esempi di nuovi modelli di società: “Le isole possono rappresentare degli apripista per modelli nuovi di stili di vita ispirati alla decrescita”. Parole di Lucio Bellomo, il navigatore palermitano che salperà dalla Cala di Palermo domenica 15 aprile, per rimanere in mare circa quattro mesi. Per farlo, Lucio si avvarrà di un natante unico nel suo genere: 6,15 metri per 1,5, che rispetto alle tradizionali barche a vela ha in più due tubolari, simili a quelli dei gommoni, e un boma da windsurf.

Per finanziare la sua avventura e realizzare un documentario Lucio ha previsto un budget di 20 mila euro, che sta raccogliendo attraverso un crowdfunding sulla piattaforma produzionidalbasso. Il velista potrà inoltre contare sul supporto logistico della Lega navale Italiana. “L’idea è di fare il giro di isole minori abitate, dove è presente una comunità – racconta Lucio – C’è una componente sociologica in questo viaggio in solitaria, ma non si tratta di documentare le tradizioni dei luoghi che visiterò. Piuttosto, cercherò di spiegare come vivono le generazioni più giovani, quelle che hanno deciso di rimanere nelle piccole isole, e come è cambiato il loro stile di vita rispetto a quelle precedenti, quali sono le prospettive future, che potrebbero diventare un esempio per le grandi città della civiltà occidentale”.

Da sempre Lucio ha un rapporto strettissimo col mare, ma negli ultimi anni è diventato praticamente simbiotico: “Per tre anni ho insegnato elettronica a Tolone, in Francia, all’università – racconta -, ma mi occupavo di ricerca oceanografia fisica. Utilizzavamo dei radar che misurano le correnti marine, e interpretavamo questi dati dal punto di vista oceanografico. Da quando ho lasciato l’università mi sono messo a navigare, ma il mio lavoro principale è quello di istruttore di immersione subacquea”. Insomma, un bel cambio di rotta.