Crocetta attacca Savona: “Accusato di fare affari con Nicastri, arrestato per mafia”
A seguito dell’operazione dei Carabinieri della Dia in cui sono state arrestate 12 persone, tra le quali l’imprenditore Vito Nicastri, soprannominato il re dell’eolico, per la loro vicinanza al boss Matteo Messina Denaro, l’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta attacca il presidente della commissione Bilancio dell’Ars Riccardo Savona, di Forza Italia, con un post su Facebook.
“Arrestato l’imprenditore Nicastri, re dell’elolico, a causa dei suoi rapporti con il boss mafioso Matteo Messina Denaro.
Quando invitai l’on. Savona ad uscire dalla sala, durante un convegno di “Sicilia Futura”, poiché diversi organi di informazione pubblicavano la notizia di rapporti imprenditoriali fra NICASTRI ed il deputato.
Sin da quando ero sindaco di Gela, avevo sostenuto la linea di bloccare gli insediamenti eolici in Sicilia, per due ragioni: 1) il livello altissimo di tali insediamenti in una regione dove la bellezza del paesaggio, per la sua immensa bellezza, obbliga a fare una vera politica di tutela; 2) il fatto che l’eolico è un affare, da sempre, di “cosa nostra” ed in particolare del capo mafia Matteo Messina Denaro.
Negli anni della mia presidenza, sono dovuto intervenire più volte per bloccare insediamenti eolici in aree dove non era possibile realizzare tali investimenti, molte richieste di autorizzazioni erano proprio riconducibili a Nicastri.
E c’è un episodio che fece scalpore, quando il 18 ottobre del 2013, durante un convegno di Sicilia Futura dissi, riferendomi alla presenza del deputato regionale Savona, che in quella sala c’era una persona in più: io oppure quel deputato accusato da più parti di fare affari con Nicastri.
C’è un particolare, oggi Savona è stato rieletto in FI con il centro destra ed è Presidente della Commissione Bilancio dell’Ars… quando la politica, per dirla con un eufemismo, è disattenta”.
Lo stesso Crocetta, in merito all’arresto dell’ex capo della segretaria tecnica del suo governo, Stefano Polizzotto, per delle presunte tangenti sui lavori dell’autostrada Siracusa – Gela, ha voluto poi puntualizzare:
“Polizzotto? Ha smesso di fare il consulente per me alla fine del 2013. Il reato per cui è indagato è stato commesso dopo, quando l’avvocato non aveva da tempo alcun rapporto di collaborazione con la mia presidenza. Alle ultime elezioni ha sostenuto Forza Italia e l’attuale Presidente.
Nessuno speculi sull’indagine che riguarda l’ex mio consulente Polizzotto. Ha smesso di fare il mio consulente alla fine del 2013, per differenze di vedute su diverse questioni.
Tale evidenza è perfettamente dimostrabile persino dalle scelte politiche che l’avvocato ha fatto di recente, aderendo a Forza Italia, a sostegno della candidatura del presidente Musumeci.
In merito, poi, all’avv. Gazzarra, era presidente del Cas nominato dal precedente governo e nel corso della mia amministrazione, componente del Cda, espressione dei soci di minoranza dell’ente”.
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