Ztl, cittadina multata per un secondo a Palermo: “Farò ricorso”

Il giorno è l’8 novembre del 2017. Giulia stava andando a lavorare in un locale, doveva raggiungere piazza Sant’Anna e si trovava all’altezza della Stazione Centrale. Al semaforo verde e si è immessa in via Roma. Ma senza guardare l’orologio, che segnava le fatidiche 19.59 e 59 secondi. Giusto un secondo prima che fosse consentito l’ingresso nella Ztl, che smette di essere in vigore dalle ore 20. Ed ecco che il 3 marzo le arriva la notifica della sanzione da 93,98 euro, che sarebbero stati ridotti del 30% se Giulia avesse pagato entro cinque giorni.

Ma la ragazza non ha alcuna intenzione di pagare: “Sono andata al Comando della polizia municipale per contestare la multa e chiedere se avessero intenzione di revocare la sanzione in autotutela visto che non ci sono i semafori che indicano l’orario in cui si può accedere nella zona a traffico limitato. Inoltre in altre città sono previsti dei margini di tolleranza, credo sia assurdo che per un secondo io debba essere multata”.

Al Comando di via Dogali qualche vigile urbano, dopo essersi stupito non poco per il record non felice, non ha potuto fare altro che allargare le braccia e confermarle che la sanzione era valida e che non sarebbe stata ritirata e che se proprio voleva andare avanti nella sua contestazione, Giulia avrebbe dovuto presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace. “Sicuramente seguirò la prima strada, per la seconda mi riservo di capire come andranno le cose – dice la battagliera cittadina – Resta il fatto che essere stata multata per un secondo è una beffa”.