Spicola: “Un eventuale appoggio ai Cinquestelle sia deciso dall’Assemblea Nazionale del Pd”
“L’appoggio ad un governo Cinquestelle sia separato dall’analisi del voto e non sia l’alibi per riaprire uno scontro che potrebbe produrre nuovi strappi e lacerazioni”. Lo afferma Mila Spicola, esponente del Partito Democratico, analizzando il voto di domenica alle politiche.
“Sono consapevole al 100% della sconfitta, critica con me stessa prima che con altri”, prosegue la Spicola. “Non faccio però oggi la lapidazione dei compagni, da Renzi, ad altri dirigenti nazionali o locali di ogni posizionamento interno, all’ultimo iscritto. Ho esercitato le mie critiche apertamente in altri tempi e con la consapevolezza delle conseguenze, dunque non rifiuto la critica in sé. Adesso però non è il momento delle lapidazioni pubbliche, nazionali o locali perché non servono e non pagano. La sconfitta elettorale è piena e certa. Le ragioni sono tante: stanno dentro il partito, dentro l’Italia, fuori dall’Italia, nelle singole case e dentro i nostri apparati. Trovo, sinceramente, la ridda delle dichiarazioni contro questo o quello e le corse ai posizionamenti tanto inutili quanto poco interessanti. Calma, lucidità e attenzione alle persone, meno ai posizionamenti”.
“Nello stesso tempo non dobbiamo sovrapporre l’analisi del voto alle decisioni da prendere dopo il voto. Alle urne i cittadini sono stati chiari e dobbiamo rispettare le intenzioni di voto. Le mie idee e la mia proposta politica sono chiare ed non hanno nulla di affine al Movimento 5 stelle o alle destre. E la pensano così tantissimi iscritti, militanti e soprattutto elettori del Partito Democratico”.
“Queste decisione – conclude Mila Spicola – non è una decisione che deve prendere il vertice o il gruppo dirigente, ma è una decisione che deve essere presa dall’Assemblea Nazionale, l’organismo democratico più ampio del partito. Ed è una decisione libera che nulla deve spartire con eventuali posizionamenti. Sennò si ripete l’errore che si fece nel caso dell’appoggio del Pd al governo Lombardo: assimilarla a questioni di parte e non di partito. Non faccio parte dell’assemblea nazionale, ma, oggi come allora, voterei contro, anche da sola“.