Noi che andremo al voto siamo come gli idraulici su quell’aereo…
Un aereo in viaggio dalla Norvegia alla Germania, ha dovuto invertire la rotta e tornare indietro, per un guasto improvviso alla toilette. “E sti cazzi?”, diranno i miei amici lettori. La cosa curiosa è che all’interno dell’aereo viaggiavano 85 idraulici per conto di una azienda. Quindi avevano un cesso guasto e 85 esperti a bordo che potevano aggiustarlo.
C’era tutto, ma c’era anche l’imprevisto. La tazza si poteva aggiustare solo da fuori. Era un problema agli scarichi da sotto. E gli idraulici se uno gli avesse chiesto di riparare il guasto a 10.000 metri di altezza, minimo gli avrebbero fatto il gesto della chiave a pappagallo, invece che dell’ombrello. Ricapitolando: un cesso rotto, la possibilità di aggiustarlo, ma non sapere come fare se non arrendendosi.
Questo mi porta a due riflessioni. La prima è che non ho mai visto tanti idraulici tutti insieme. E se quando ne hai bisogno in città è difficile trovarli, figuriamoci su un aereo. Invece no. A volte la vita. È più agevole trovarli in volo che in giro.
La seconda riflessione è che questa storiella mi ricorda tanti di noi che andremo al voto. Abbiamo la scheda, abbiamo la matita, ma al momento di mettere la crocetta non sappiamo che cazzo fare. Meglio essere idraulici con il cesso tappato lassù, tra le nuvole e l’infinito.
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