Crisi idrica, è scontro Comune – Regione. Orlando: “Il provvedimento non è sostenibile dalla città”
È scontro tra Comune e Regione sulla crisi idrica che ha colpito Palermo e la sua provincia. Il motivo del contendere è un provvedimento emesso dagli uffici del presidente Nello Musumeci: una nota che “invita e diffida l’A.T.I. di Palermo e il Gestore del sistema idrico Amap s.p.a., ciascuno per quanto di rispettiva competenza, ad operare con immediatezza, d’intesa con i gestori dei serbatoi artificiali interessati, la riduzione dei prelievi in atto effettuati dai serbatoi artificiali a servizio del sistema di alimentazione palermitano di almeno 870 litri al secondo, pari a circa 75.000 mc/giorno, corrispondenti al 50% dei prelievi in atto effettuati nonché a circa il 30% della risorsa allo stato complessivamente utilizzata dal gestore del sistema idrico in testa ai serbatoi cittadini, limitando di conseguenza il prelievo, con riguardo ai quattro serbatoi artificiali a servizio del sistema idrico palermitano, a complessivi 900 litri al secondo massimi, corrispondenti a un massimo di 78.000 mc/giorno”.
Nella nota si evidenzia anche come il Governo Nazionale, su richiesta della Regione, abbia dichiarato lo stato di emergenza idrica e come siano stati dati poteri speciali al governatore regionale. Insomma, ormai il dado è tratto, bisogna cominciare con la turnazione.
Ma Leoluca Orlando non ci sta. Le piogge degli ultimi giorni facevano sperare al sindaco di poter rimandare il più possibile questa scelta, se non, addirittura, scongiurarla del tutto. Ed ecco quindi la replica:
“Mentre tornano le piogge e la neve, ci auguriamo che non tornino anche vecchie pratiche di insensibilità e disattenzione istituzionale che tanti danni hanno portato alle nostre comunità e che hanno responsabilità gravissime nella attuale situazione di crisi, almeno tanto gravi quanto la carenza di precipitazioni.
Ho rappresentato oggi al presidente Musumeci che il provvedimento emesso dai suoi uffici non è sostenibile per la città di Palermo.
Continuiamo a pensare che qualsiasi provvedimento debba e possa essere adottato dal Commissario straordinario, che avrà il quadro completo della situazione, degli interventi necessari e possibili ed anche delle risorse disponibili.
Auspico che grazie alla ritrovata sinergia fra le istituzioni, grazie al commissariamento deciso dal governo ed alla collaborazione della struttura commissariale, degli enti gestori e degli enti locali, si possano finalmente avviare interventi organici e risolutivi della situazione.”