Acqua, la presidente Amap: “No turnazione, ma se lo decide la Regione dovremo farla”
“L’Amap e il Comune di Palermo non hanno mai parlato di turnazione“, che entrerebbe in vigore soltanto se lo decidesse la Regione. Questo è quanto ha dichiarato la presidente dell’Amap Maria Prestigiacomo durante l’audizione al Consiglio comunale di Palermo.
“Sono i tecnici della regione a parlare di turnazione – ha detto Prestigiacomo – Il presidente Musumeci ha detto che non spetta a lui nella qualità di presidente della Regione. Altra questione è se lo dovesse fare nella veste di commissario. Ma Comune e Amap – ribadisce Prestigiacomo – non hanno nessuna intenzione di fare la turnazione”. Ancora, però, i poteri di Musumeci non si conoscono perché non è ancora arrivato il decreto da Roma.
Prestigiacomo, insomma, prova ad allontanare lo spettro della turnazione, anche se ammette che se dovesse ulteriormente essere ridotta la portata d’acqua, già scesa dall’anno scorso da 2800 a 2400 litri al secondo, allora i turni potrebbero davvero diventare una realtà: “Se dovessimo scendere ancora fino ad arrivare a 2100 litri al secondo – afferma la presidente dell’Amap – allora potrebbe arrivare la turnazione. Noi speriamo di riuscire a non fare turni”.
Intanto in alcuni quartieri della città l’acqua arriva già a singhiozzo: Boccadifalco, Brancaccio, Villagrazia, Resuttana, San Lorenzo e Pallavicino: “Qui l’acqua arriva un giorno sì e un giorno no perché le reti sono vetuste – è la spiegazione del presidente Prestigiacomo – Sono già finanziati progetti di emergenza a Boccadifalco e Villagrazia con il Patto per Palermo. Gli altri sono allo studio”. Il costo dei progetti è di 7 milioni Boccadifalco e 10 milioni Villagrazia, con il 30% di cofinanziamento dell’ente locale. Anche a Scillato sono previsti 4 milioni di intervento. I progetti sono curati dall’Ufficio progettazione di Amap.
Per la pubblicità su autobus e tram sono stati spesi dall’Amap 24 mila euro per un mese e mezzo.