Sanremo social club: si scatena la Sicilia dei media
Sarà nazionalpopolare, sarà che non si può vedere o non si può sentire – come dice mio figlio – ma il Festival di Sanremo anche quest’anno ha catalizzato l’attenzione dei media e degli uomini della comunicazione. Anche di quelli che non si possono proprio definire addetti ai lavori. Anzi proprio da questa platea di critici dilettanti ma consumati frequentatori del palcoscenico social è venuto uno spaccato di ironia che ha saputo sintetizzare in maniera efficace il detto e il non detto di queste 5 giornate sanremesi. Uno spezzatino rigorosamente in salsa siciliana che vi serviamo per il pranzo della domenica.
Il vincitore morale – “Chiariamo una cosa: il chirurgo che ha rifatto le tette della Hunziker sa spirugghia“. – Stefania Giuffrè
Canzone e Politica – “Finito Sanremo possiamo ricominciare ad annoiarci con Di Maio, Salvini e Berlusconi” – Vinicio Boschetti
A qualcuno piace bionda vintage – “Tutta sta bellezza (della Hunziker, ndr) non la vedo, sarà che sono cresciuto con il mito della Bardot“. Enzo Mignosi
Il tifo etneo – “Superlativo Mario Biondi. Anche lui può giocarsela”. Gaetano Perricone
La geografia riscritta – “Favino ha strappato i confini delle nazioni”. – Gualtiero Sanfilippo
La canzone e il calcio – “Ermal Meta e Fabrizio Moro come la Juve, vincono con l’inganno”. – Ignazio Aragona
Ascoltate l’appello – “…se mi lasciate Favino nessuno si farà del male”. – Stefania Giuffrè (bis)
Quando finisce la poesia – “Fabrizio Moro così bello da sembrare irraggiungibile, poi pensi che martedì è al Poseidon e ti finisce tutta la poesia”. Francesco Massaro
Promosso con lode – “Ecco Favino è bravissimo. E la parentesi sugli immigrati, canzone compresa non poteva essere fatta meglio”. Gery Palazzotto
L’ammosciamento – “Diodato che s’annaca a quel modo fa ammosciare la tromba del grande Roy Paci“. – Gaetano Perricone
Sesso senza impegni made in Etnaland – “Insomma se ho capito bene, Mario Biondi con quella voce profonda e suadente, sta proponendo una sveltina senza impegni”. Antonella Folgheretti
Da donna a donna – “Le tette della Hunziker hanno vinto questo Sanremo”. – Aurora Pullara
Il ritocchino – “Propongo una colletta per rifare il naso del figlio di Baglioni“. – Manuela Zanni
Il premio di consolazione mancato – “Lo Stato Sociale secondo. Neanche la consolazione di Favino nudo”. Antonella Folgheretti (bis)
Come distruggere una cantante salvandole la voce – “Z come Zilli. Più è bella, Nina, più si veste male. Non ne ha azzeccata una, ma la canzone…”. – Daniela Tornatore
Astenuto contento – “Sono riuscito nel mio intento di non vedere neanche un fotogramma di Sanremo”. – Davide Di Giorgi
L’eredità tricologica – “La Hunziker a Sanremo ha ricevuto in eredità i capelli indossati da Minghi nel 1990″. Andrea Tuttoilmondo
La tocca piano… – “Quelli dello Stato Sociale riescono a stonare persino quando parlano”. Gery Palazzotto (bis)
Statisticamente parlando – “Per la legge dei grandi numeri entro la fine della canzone Facchinetti una nota deve azzeccarla per forza”. – Francesco Massaro (bis)
Le trasformazioni – “Il tempo lascia segni su tutto: Sarcina, il frontman delle Vibrazioni, aveva quella bella faccia neorealista da apprendista elettrauto… Adesso sembra il proprietario di un negozio di scarpe scrauso“- Totò Rizzo
Le ronde sugli autobus – “Certo che se i Decibel salgono sul 101 i cristiani scinninu“. – Totò Rizzo (bis)
Una voce, la digestione – “Ruggeri con quella voce potrebbe cantare anche l’elenco telefonico a rutti e sarebbe sempre un capolavoro”. – Ettore Zanca
Il divieto – “Al Volo dovrebbe essere proibito cantare anche Kiss me Licia“. – Totò Rizzo (ter)