Insularità, Piscitello di Unione dei Siciliani: “Il M5S dimostra un’ignoranza disarmante”

“Che il M5S si schieri contro un referendum, ossia contro la possibilità di far esprimere i cittadini, è già una novità. Che poi lo faccia nei confronti della proposta di Unione dei Siciliani di indire un referendum consultivo in Sicilia, per chiedere l’inserimento nello Statuto della Regione del riconoscimento degli svantaggi riguardanti la condizione di insularità per la Sicilia, è davvero clamoroso, considerato che la contrarietà è stata espressa finora soltanto dai centralisti nemici della nostra autonomia, dei quali da adesso fa ufficialmente parte anche il M5S”. Lo ha dichiarato Rino Piscitello, coordinatore dell’Unione dei Siciliani, in risposta a una nota del gruppo parlamentare del M5S dell’ARS.
“Ma soprattutto – ha proseguito Piscitello – la posizione espressa dal gruppo parlamentare grillino dell’ARS e dal suo capo onorevole Cancelleri è sintomo di un’ignoranza che davvero la nostra isola non merita di trovare nei propri rappresentanti. Nel loro comunicato, infatti, si sostiene che, in alternativa alla richiesta di inserire la condizione di insularità nel nostro Statuto, occorre (citazione testuale) ‘sollecitare il Governo nazionale ad applicare la risoluzione del Parlamento Ue che riconosce le condizioni di insularità anche alla Sicilia e alla Sardegna, approvata a febbraio 2016’. Proposta senza senso in quanto una risoluzione del Parlamento Europeo, come sanno anche gli studenti di primo anno di Giurisprudenza, ha il valore di raccomandazione e non può essere quindi applicata finché le proposte in essa contenute non vengano approvate dagli organi decisionali dell’UE, quali il Consiglio e la Commissione. L’inserimento in Statuto renderebbe invece il riconoscimento della condizione di insularità un obbligo costituzionale”.
“Non conoscere il funzionamento delle istituzioni europee e di conseguenza di quelle italiane è il più grave dei difetti che si possa riscontrare in un esponente politico. Vada a studiare l’onorevole Cancelleri, portando con sé i rappresentanti del suo gruppo, e solo dopo – ha concluso Piscitello – prenda posizione sulle proposte di chi, prima di parlare, pensa e studia”.
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