Palermo, l’assessore Riolo: “Ho chiesto io al sindaco di togliermi una delega”. M5s: “Orlando scontento?”
Troppo impegnativo assumere contemporaneamente le deleghe alla Mobilità, all’Innovazione tecnologica e alle Partecipate, per questo Iolanda Riolo, assessore del Comune di Palermo, aveva chiesto al sindaco Leoluca Orlando di essere esonerata da una delle tre. La motivazione la fornisce a ilgazzettinodisiclia.it la stessa Riolo. “Si è trattato di una mia richiesta al sindaco – dice la componente della giunta -, un mio ragionamento fatto con lui già da qualche tempo, quando eravamo in attesa della riorganizzazione della macchina burocratica del Comune per dare stabilità agli uffici”. Eccessivo il carico di lavoro, dunque, in tre settori nevralgici della macchina amministrativa: “La mobilità e l’innovazione, con la digitalizzazione dell’intera macchina amministrativa, sono un impegno notevole. Le partecipate, da sole, sono i tre quarti di ciò che si produce al Comune. Era impensabile, per me, unirle, sono deleghe troppo pesanti perché se le sobbarchi una sola persona“, dice Riolo.
Una decisione maturata anche in virtù delle nuove esigenze determinate dalla riorganizzazione della macchina amministrativa del Comune. E qui trapela, forse, un rammarico da parte della componente della giunta: “Chi svolgerà quello che fino a oggi è stato il mio lavoro – dice – avrà un assessorato, cosa che io non avevo. Attendevamo da quest’estate la costituzione di un vero e proprio assessorato che adesso ci sarà ed è ben congegnato. Questa nuova riorganizzazione è un cambio epocale per la pubblica amministrazione, è stata pensata come qualcosa che vada a favore dell’efficienza e del futuro delle partecipate”. Poi Riolo torna sull’aggravio eccessivo del lavoro che avrebbe comportato mantenere tutte le deleghe: “Mi dispiace che io non posso fare tutto – dice – ho detto al sindaco: o mi occupo di Innovazione e Mobilità o di Partecipate. Sulla mobilità c’è tanto fermento, incide nella vita quotidiana di tutti”. E ancora, sulle partecipate: “Con la costituzione del nuovo assessorato, sarà possibile avere progettualità. Adesso ci saranno uffici, dirigenti e personale a disposizione – dice – Tutte e tre le deleghe sono davvero troppo, quando raccontavo ai miei colleghi di altre città di averle assunte io rimanevano sbigottiti”. Lapidario, invece, il commento di Marino: “Non ho chiesto motivazioni, il sindaco ha deliberato e io eseguirò“.
Chi non crede alla versione offerta da Riolo e ipotizza che dietro alla redistribuzione delle deleghe ci siano motivazioni diverse è il Movimento 5 Stelle: “Sembrerebbe che neanche il sindaco abbia apprezzato l’operato dell’assessore Riolo – si legge in una nota del gruppo consiliare a Sala delle Lapidi -, alla quale ha infatti tolto la delega alle Partecipate. L’assessore Riolo potrà da oggi concentrarsi e occuparsi, e ci auguriamo voglia farlo con migliore “partecipazione”, di innovazione e mobilità”.
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