Start up, la Sicilia non attrae gli investitori stranieri
Quello appena trascorso è stato un ottimo anno per l’Italia per quel che riguarda l’attrazione di investimenti stranieri per l’avvio di start up, ma da questa forza attrattiva è esclusa la Sicilia. Lo rivela l’analisi dello Startup Visa, il programma che punta ad attirare investitori da Paesi stranieri, non facenti parte dell’Unione Europea, per la realizzazione e la partenza di nuove iniziative che abbiano l’innovazione come faro illuminante.
Sono 39 i Paesi di provenienza degli investitori dai quali sono arrivate le candidature pere accedere al programma. Ebbene, nessuna richiesta riguarda investimenti nel territorio siciliano. Su 16 regioni e 34 province italiane in cui gli investitori intendono sviluppare le proprie idee innovative, non ci sono né la Sicilia né alcuna delle province della regione. Un dato sconfortante se si considera che il programma è in progressiva crescita: nel 2017 sono state inoltrate al Ministero per lo Sviluppo economico 155 candidature, con crescite annue che, nello sviluppo dell’ultimo triennio, hanno toccato il 50%.
Le evidenze prodotte dai programmi Italia Start up Visa sono costantemente monitorate. La Direzione generale per la Politica Industriale, la Competitività e le Pmi del Mise pubblica, a cadenza trimestrale, un rapporto periodico che rende conto delle candidature ricevute, della provenienza e del background dei candidati e delle nuove imprese avviate.