“Musumeci, manda Sgarbi a casa”
Il critico d’arte si scaglia in diretta tv contro Nino Di Matteo: “Ha beneficiato delle minacce di morte di Riina…”. E i Cinquestelle chiedono al Governatore di ritirargli la delega. Un caso simile a quello di Battiato del 2013, quando il cantante si scagliò contro “le tante troie del Parlamento”.
La delega ai Beni Culturali non porta fortuna. Prima Franco Battiato che sottolineava la presenza di “tante troie in Parlamento che dovrebbero aprire un casino”, oggi Vittorio Sgarbi che stamattina nel corso della trasmissione Agorà sui Rai3 ha preso di mira il giudice Nino Di Matteo. “Ha tratto beneficio dalle minacce di morte ricevute dal carcere da Totò Riina. Ha cavalcato l’onda per fare il martire”, la frase con la quale il critico d’arte ha dato il buongiorno ad uno dei magistrati più scortati d’Europa e nel mirino della mafia da anni.
E la prima reazione dal mondo della politica arriva dalla Sicilia. Il Movimento Cinquestelle, per bocca di Giancarlo Cancelleri, ha sollecitato Nello Musumeci a ritirare la delega a Sgarbi. “Una maniera per fare capire ai siciliani da che parte sta”.