Sicilia, dallo Stato 22 miliardi. Ma in bilancio ce ne sono 6 di buco

Quanto costano i siciliani allo Stato italiano? Alla regione vengono trasferiti circa 22 miliardi l’anno, mentre un isolano in proporzione costa circa 4500 euro all’anno. Questo il dato che emerge dall’analisi del report La spesa statale regionalizzata, pubblicato ogni anno dalla Ragioneria generale dello Stato. Un peso specifico, quello della Sicilia, non così ingente, se si pensa che un abitante di Bolzano, per esempio, ‘pesa’ quasi il doppio sulle casse di Roma.

Per quel che riguarda la ‘classifica’ delle regioni, l’isola, con i suoi 22 miliardi (circa il 10% del totale) si piazza in terza posizione. Prima di lei il Lazio (33 miliardi di trasferimenti) e la Lombardia (24 miliardi). Ma non bisogna farsi ingannare dai dati aggregati. Se infatti si sposta la visuale e si vanno a leggere i dati relativi al valore pro capite del valore dei trasferimenti statali, si vede che i siciliani non ricevono poi così tanto. I cittadini di Bolzano ricevono 8675 euro, gli abitanti della Valle d’Aosta 7651 euro, quelli di Trento 6816, i laziali 5741 euro, i sardi 5292 euro e i friulani 4975 euro. Soltanto settimi i siciliani, con 4417 euro.

Quanto pesano questi 22 miliardi che arrivano da Roma è presto detto: un quarto del Pil dell’isola, secondo lo studio della Ragioneria dello Stato. Tento, ma non abbastanza da alleviare la crisi finanziaria di Palazzo d’Orleans, che registra quasi 6 miliardi di euro di rosso, come è stato scritto sul Sole 24 Ore, che ha anche sottolineato come la Corte dei Conti abbia sollevato non pochi dubbi prima di dare l’ok al bilancio della Regione. Un ok arrivato anche per non influenzare l’esito delle imminenti elezioni regionali. Sempre secondo il quotidiano di proprietà di Confindustria, una delle sfide principali che dovrà affrontare il prossimo governatore sarà proprio quella di sanare le martoriate casse. Un compito arduo per chi vincerà tra Giancarlo Cancelleri, Claudio Fava, Roberto La Rosa, Fabrizio Micari e Nello Musumeci.