Cassazione, condanne confermate a 36 imputati del clan Noce
La Cassazione ha confermato le condanne per mafia, estorsioni, droga e intestazione fittizia di beni a 36 imputati appartenenti al clan mafioso della Noce, a Palermo, rigettando i loro ricorsi.
In carcere andranno il presunto reggente del mandamento, Fabio Chiovaro, che dovrà scontare 14 anni e mezzo, e il suo presunto successore, Renzo Lo Nigro, con una condanna di 10 anni e mezzo. Pena più alta per Francesco Picone, che sommando le sue due precedenti condanne a quella inflitta oggi dalla Cassazione dovrà complessivamente scontare 21 anni e 8 mesi.
Condannati anche: Carlo Castagna, Vincenzo Tumminia, Fabiano Tognetti, Tommaso Tognetti, Giuseppe Sammaritano, Santino Chiovaro, Gaspare Bonura, Gaetano e Tommaso Castagna, Marcello Argento, Saverio D’Amico, Giuseppe Di Benedetto, Girolamo Altano Maranzano, Salvatore Seidita, Giovanni Matina, Domenico Umberto Maltese, Giovanni Guddo,Giacomo Nicolò Sciarratta, Cosimo Michele Sciarabba, Antonino Bonura, Giuseppe Antonio Enea, Vincenzo Acone, Giuseppa Mirabella, Vincenzo Landolina, Umberto Sammaritano, Vincenzo Toscano, Alessandro Guddo, Giacomo Abbate e Salvatore D’Amico.
Il processo era nato dall’operazione Atropos condotta dalla squadra mobile di Palermo e riguardante, tra le altre, anche l’estorsione alla casa Magnolia production.