Federalberghi: “La Sicilia tra le mete preferite nel 2017, ma manca azione programmatica”

Nel 2017 si è registrato un incremento del turismo in Sicilia, ma non per “un’azione programmatica ben precisa”. Un ruolo determinante in questo è stato giocato dalla preoccupazione che ancora serpeggia tra i turisti di soggiornare nelle capitali europee e dagli equilibri instabili di molti paesi del Mediterraneo. È quanto spiegato dal vicepresidente  vicario di Federalberghi Sicilia, Nicola Farruggio, in un’intervista concessa a L’inchiesta Sicilia.

Se è vero che quest’anno la nostra regione è stata tra le mete più gettonate, perché ritenuta sicura, è anche vero che l’aumento dei numeri dei turisti sull’isolanon è paragonabile a quello registrato da altre destinazioni che in tal senso risultano più strutturate e mature”. Il portavoce degli albergatori in Sicilia ha tenuto a sottolineare anche un altro dato non positivo, ovvero la difficoltà degli utili d’esercizio a decollare. Questo per “un sistema che da un po’ di tempo appare senza controllo anche agli organi preposti”, con non pochi danni per le imprese e per il territorio. Da qui l’impegno dell’associazione affinché venga ripristinato un po’ di ordine.