Auguri don Corrado, arcivescovo che piace anche ai laici
Se un arcivescovo di una città come Palermo piace parimenti a fedeli e laici, ciò è da considerarsi alla stregua di un piccolo miracolo? Corrado Lorefice, 55 anni oggi, sta alla Curia di Palermo come il Papa Francesco a quella di Roma. Un grande consenso popolare e un dissenso sotto traccia, mai esplicito sino a creare fratture, ma con qualche picco plateale che consente di capire come l’Istituzione millenaria sia abbastanza refrattaria ad accettare cambiamenti, siano essi ispirati dal Vangelo, e che ciò oggi è più un problema della base che del vertice.
Don Corrado è l’esempio più evidente di una certa inversione di rotta che il Vaticano cerca di mostrare al suo popolo attraverso un prepotente ritorno alla missione sociale e possiede le phisique du role per chiudere un capitolo di distrazione durato forse anche troppo, in una città come Palermo dove la Chiesa ha una presenza rilevante, in periferia come nel cuore delle arterie borghesi. Più vicino a Pino Puglisi che al Palazzo, don Corrado ha conquistato Palermo con la semplicità del parlare chiaro. Non ha esitato alla critica sociale, pur nel rispetto dei ruoli, con un’autorevolezza che ha impedito agli uomini della pravda comunale di metterlo al bando. L’analisi che mai è diventata polemica, il grido di dolore che non ha avuto la pretesa di essere consolatorio ma stimolo per andare oltre. Ma a questo oltre, però, non si è mai arrivati. E questo forse è il limite di un cambiamento che molti percepiscono solo di facciata.
Don Corrado in prima linea per difendere i diritti dei disabili, ma non capopopolo. Anzi sempre un passo di lato rispetto al clamore, non uomo copertina, casomai da inserto centrale, laddove le parole sono più che calibrate. Se fosse un cronista avrebbe le suole delle scarpe consumate perché nel suo porta a porta è sempre stato dov’era giusto che fosse. Marketing o ispirazione? Questa è una domanda per le tifoserie. Anche nel caso di don Minutella, piaccia o meno la sua presa di posizione, ha dimostrato la differenza tra autorità ed autorevolezza, utilizzando quest’ultima quale grimaldello per tacitare la parte popolare più ortodossa.
E forse questo è il motivo per cui don Corrado piace assai anche a chi ha della fede una visione non dogmatica e crede che la spiritualità non abbia bisogno di chiese e simboli terreni. Lontano anni luce da quei cardinali ministeriali dell’epoca di Woijtila, parente di secondo grado di Salvatore Pappalardo di cui forse rappresenta la naturale evoluzione. Il fronte laico che guarda a Lorefice come una risorsa supplementare si aspetta di più, attende che la sollecitazione diventi proposta e poi ancora azione.
Essere uomini di Chiesa in Sicilia non è semplice, lo dimostra la pratica degli inchini sotto le case dei boss, simbolo di quella pericolosa commistione tra sacro e profano che solo da poco pensiamo non sia più eredità permanente e marchio di fabbrica. Sosteneva, a ragione, il filosofo palermitano Augusto Cavadi che la Chiesa di Francesco più che preoccuparsi di come allontanare gli indesiderati dovrebbe chiedersi perché gli stessi si avvicinano. Certo, le rivoluzioni da quelle parti hanno tempi lunghi e sono fatte di passaggi lenti, a volte impercettibili. Alcune macchie permangono anche al secondo risciacquo talmente sono radicate nel tessuto. Ma oggi più che mai salvare le anime significa entrare nelle dinamiche di un contesto sociale che sempre più penalizza gli ultimi. Ed essere parte attiva di un cambiamento. Prenda questa nostra esortazione, don Corrado, come una preghiera laica. Amen.
Timeline del 12 ottobre – Accadde oggi, a cura di Filippo Barbaro
1492 – Cristoforo Colombo scopre l’America
1792 – Prima celebrazione del Columbus Day negli USA, si svolge a New York
1810 – Primo Oktoberfest: i reali di Baviera invitano i cittadini di Monaco a unirsi alle celebrazioni per il matrimonio del principe Ludovico di Baviera con la principessa Teresa di Sassonia-Hildburghausen
1847 – L’inventore e industriale tedesco Ernst Werner von Siemens fonda la Siemens & Halske (divenuta poi Siemens AG)
1915 – Prima guerra mondiale: l’infermiera britannica Edith Cavell viene giustiziata da un plotone d’esecuzione tedesco, per aver aiutato i soldati Alleati a scappare dal Belgio
1931 – Guglielmo Marconi da Roma attraverso i trasmettitori di Coltano inviò il segnale radio che illuminò, a Rio de Janeiro il Cristo Redentore, quale dimostrazione dell’affidabilità e dell’importanza delle comunicazioni radio intercontinentali
1946 – L’Italia adotta l’Inno di Mameli come inno nazionale provvisorio
1968 – I giochi della XIX Olimpiade aprono a Città del Messico
1998 – Il Congresso degli Stati Uniti approva il Digital Millennium Copyright Act
I NATI OGGI
1896 – Eugenio Montale, poeta e scrittore
1934 – Pino Caruso, attore e scrittore
1935 – Luciano Pavarotti, tenore
1962 – Corrado Lorefice, arcivescovo cattolico di Palermo