Elezioni e società: il declino della Sicilia, che costringe troppi giovani a fuggire

Viadotto incompiuto in Sicilia

La Sicilia arriva alle elezioni del 2017 dopo decenni di deriva sociale, nuova emigrazione, disprezzo per le migliori risorse umane. Che se ne vanno per non tornare.

La metà degli studenti siciliani studiano fuori della Sicilia (dati Miur pubblicati da Repubblica)
La metà degli studenti siciliani studia fuori della Sicilia (dati Miur pubblicati da Repubblica)

Oltre 50mila sono gli studenti che ogni anno vanno a iscriversi in università fuori dalla Sicilia. Molti sono i giovani che partono per non tornare mai più. Molti sono i laureati o i più intraprendenti che devono lasciare l’Isola per tentare di affermare altrove idee e sviluppo, in tutti campi.
Sono le risorse migliori che vanno via. È un salasso che non è iniziato certo quest’anno ma che è ormai insito nella società siciliana. Che rifiuta e caccia via il meglio ormai da molto tempo.
E chi tenta di tornare non trova che muri di gomma in un mondo che si rivolge sempre più al più gattopardesco dei passati. La Sicilia continua ad essere una terra di frontiera potenzialmente ricca ma che perde ogni anno, ogni giorno, le migliori risorse. La classe dirigente attuale, nonostante proclami e parole, non fa nulla per invertire la tendenza. Anzi.
Paradossalmente, persino gli immigrati (risorse materiali e umane provenienti da paesi e regioni ancora più disgraziate della nostra) considerano anche loro la nostra Isola sostanzialmente come punto di approdo e di passaggio per altri lidi con più prospettive: la Francia, la Germania, la Gran Bretagna, il centro e il nord d’Europa. [Leggi tutto]