Sherbeth, vincono i maestri gelatieri giapponesi. Oltre 400 mila le presenze registrate

È il Giappone il paese vincitore della nuova edizione dell’ambìto Concorso Internazionale Gelato del Mediterraneo “Procopio de’ Coltelli”. Un ex aequo tra due gelatieri del Sol Levante dimostra che ormai il gelato è un alimento famoso anche oltreoceano.

A vincere la gelateria della città di Abashiri, “Risunomori”, con il suo eccentrico gusto “Naghi”, una crema in cui il cioccolato bianco, il tè verde matcha e il miele neozelandese Manuka incontrano il passito di Pantelleria. “Un gelato che vuole creare un ponte immaginario tra la Sicilia e il Giappone unendoli nel nome della dolcezza”, ha detto Satoshi Takada ideatore del gusto. L’ altra metà della poltrona di vincitore è spettata alla gelateria di Taizo Shibano “Malga Gelato” che si trova nella città di Nonoichi, che ha conquistato la giuria con il suo sorbetto di ananas, sedano e mela, definito dal suo creatore “un’esplosione di freschezza che guarda alla salute di corpo e anima”.

Al secondo posto il gelatiere messicano Alfonso Jarero, con il gusto “me late il corazon”, che unisce l’intensità di una copertura di cioccolato al 64%  alla freschezza del succo di lampone. Terzo classificato il gusto “stragianduia” di Stefano Ferrara del Pinguino Gelateria Naturale di Roma, ottenuto invertendo la quantità di massa solida con quella liquida in un rapporto 60- 40 che lo ha reso particolarmente ricco di cacao e nocciole.

Delle oltre 400 mila presenze registrate al festival i numerosissimi visitatori, oltre a degustare 53 gusti diversi gusti di gelato, consumando ben 16 mila kili di gelato in quattro giorni, hanno anche potuto assistere a talk e cooking show, presentazioni di libri, convegni e laboratori per conoscere il gelato artigianale in tutte le sue sfaccettature.

Il maestro gelatiere Antonio Cappadonia assieme a Giovanna Musumeci

Tra i gusti assaggiati dal pubblico il vincitore decretato è stato il caramello salato al sale nero di Cipro della gelateria Ciokkolatte di Padova, del maestro Guido Zandona. Sul podio resta anche la Sicilia con il pistacchio di Bronte realizzato dalla gelateria Musumeci di Randazzo, del padre Santo e della figlia Giovanna, co-direttrice tecnica dello Sherbeth insieme al maestro gelatiere Antonio Cappadonia. Al terzo posto per la giuria popolare, infine, il gelato “ingauno”, una crema di noce di macadamia e frutti di bosco preparata dalla gelateria “La casa del gelato” di Albenga, ad opera del maestro gelatiere Roberto Galligani.

La giuria tecnica ha assegnato anche alcune menzioni speciali di cui la prima alla Gelateria Ciacco Gelato di Stefano Guizzetti, per il gusto “stracotto di razza cinisara”, per aver osato proporre un gelato utilizzando materie prime inusuali e imprevedibili. La prima menzione territorialità tocca, invece, alla gelateria Tasta di Giuseppe Flamingo per il gusto “a’muricana”, sintesi eleganza ed efficace dei prodotti di eccellenza del territorio siciliano. Menzione speciale per la territorialità anche alla gelateria Risunomori del maestro giapponese Satoshi Takada per il gusto “naghi”, mentre per Malga, il gelato del maestro giapponese Taizo Shibano con il suo gusto “sorbetto di ananas, sedano e mela” la menzione speciale per le nuove tendenze.

Menzione tecnica per Pinguino Gelateria Naturale di Stefano Ferrara con il suo gusto “stragianduia”, per lo straordinario equilibrio tra massa solida e liquida, e, infine menzione per l’innovazione STAL – corso di laurea in Scienze e Tecnologie Agroalimentari – per aver usato materie prime di assoluta qualità nella valorizzazione delle eccellenze del territorio. Tra gelati gastronomici in abbinamento a piatti salati come il sorbetto di pomodori e basilico, quello di lime e gamberi, quello ai capperi e avocado e gelato alcolico al mohito, coppe di gelato adornate da frutta intagliata, gelato per celiaci e vegani, è stata una manifestazione davvero per tutti i gusti. E noi li abbiamo assaggiati proprio tutti.