A Palermo confiscati 30 milioni a Vincenzo Graziano, boss mafioso dell’Acquasanta
Un impero da 30 milioni di euro è stato confiscato a Vincenzo Graziano di 66 anni, boss mafioso del quartiere Acquasanta di Palermo, soprannominato “Viciuzzu”, e arrestato nel 2008 nell’operazione “Addiopizzo” e nel 2014 in quella denominata “Apocalisse”.
Secondo l’indagine, i beni confiscati all’uomo sarebbero il frutto del reinvestimento dei capitali acquisiti dalla partecipazione a Cosa nostra. Già nel 2009 era stato notificato un provvedimento di sequestro tra il capoluogo siciliano e Udine.
In particolare, oggi i carabinieri hanno confiscato capitale sociale e beni delle srl con sede a Palermo Afg Costruzioni, Mg Costruzioni, Costruzioni generali. E ancora: Ag Costruzioni, Immobiliare, entrambe srl con sede a Tavagnacco in provincia di Udine. Confiscati anche tre magazzini, un garage, tre abitazioni e appezzamenti di terreno a Palermo e Trabia. Per finire, un’abitazione a Cinisi, otto autorimesse, altrettante abitazioni e due appartamenti a Martignacco (Ud), come pure due moto, un’imbarcazione, la quota di un’altra e 30 rapporti bancari.