Licata, il Consiglio Comunale blocca la demolizione delle case abusive. Il Sindaco: “Vado avanti in nome della legalità”

Stop alle ruspe a Licata: il Consiglio Comunale ha approvato un atto di indirizzo, che verrà inviato al Prefetto di Agrigento, per bloccare la demolizione degli edifici abusivi in riva al mare.

Un duro colpo per il sindaco di Licata, Angelo Cambiano, che proprio per la sua battaglia contro l’abusivismo si trova a vivere sotto scorta. Da quando ha dato il via alle demolizioni di case sul mare sorte senza alcun permesso, il 20 aprile 2016, numerose sono state le minacce e le intimidazioni nei suoi confronti, dalla bottiglia incendiaria lanciata all’interno di una casa di proprietà del padre al proiettile inesploso lasciato davanti al municipio lo scorso 31 marzo.

Il documento è stato approvato all’unanimità dai 17 consiglieri dell’opposizione presenti alla seduta, firmato  anche dai due consiglieri di Alternativa popolare, il partito del ministro Angelino Alfano che, proprio a seguito degli atti intimidatori, era andato a esprimere solidarietà al sindaco un anno fa. Tra i firmatari i consiglieri del Pd, dell’ex Mpa e di Sicilia Futura. L’opposizione avrebbe già pronta una mozione di sfiducia per il sindaco.

Il sindaco Angelo Cambiano in un anno ha fatto demolire 49 edifici abusivi, alcuni dei quali a soli 150 metri dalla battigia, e aveva concordato lo scorso 4 aprile con la prefettura di Agrigento una nuova campagna di demolizioni. “Sono sorpreso e anche molto preoccupato”, ha replicato, annunciano però che “ci sono sentenze della magistrature e atti amministrativi che devono essere rispettati. In più la legge non consente alcuno stop dunque ciò che deciderà il consiglio comunale non può avere alcun effetto pratico. Questo significa che domani le ruspe entreranno in azione come previsto: abbiamo già abbattuto 49 fabbricati, ne restano un’ottantina. Io vado avanti in nome della legalità e nonostante le minacce ricevute in tutti questi mesi.